Come scegliere il titolo giusto per il tuo romanzo
Hai dedicato mesi, se non anni, per idearlo e per scriverlo. Hai curato con cura lo sviluppo dei tuoi personaggi, hai fatto tantissime ricerche per rendere vivido il contesto, magari ti sei confrontato con i tuoi amici per trovare il finale perfetto. Ora, finalmente, sei pronto per stampare il tuo libro. Manca solo un piccolo dettaglio: devi scegliere il titolo giusto per il tuo romanzo.
Questo, si sa, non è mai troppo facile. Anzi, per qualcuno in realtà sembra esserlo è: ci sono scrittori che, ancor prima di aver finito il primo capitolo, o persino prima di scrivere la prima pagina, sanno già con certezza quale sarà il titolo del libro una volta terminato. La maggior parte dei romanzieri, invece, resta fino all'ultimo in dubbio intorno al titolo da mettere in copertina, alla ricerca delle parole che più delle altre possono riassumere il senso del libro e colpire i lettori.
Del resto, nel corso dei decenni e dei secoli, sono stati usati i titoli più diversi quanto a concezione. Pensa all'intraducibile 'It' di Stephen King, brevissimo e indimenticabile, o al lunghissimo ed esplicativo titolo del pamphlet satirico di Jonathan Swift 'A modest proposal for preventing the children of poor people from being a burden to their parents or Country, and for making them beneficial to the Public'. Insomma, di esempi di certo non ne mancano, anzi, sono fin troppi. E tu, quale titolo sceglierai per il tuo romanzo? Per aiutarti in questa decisione, abbiamo voluto riassumere qui alcuni consigli.
I migliori consigli per scegliere quale titolo assegnare al tuo romanzo
Non intestardirti sul primo titolo che ti viene in mente. Anche i migliori scrittori hanno cambiato i titoli in corso d'opera. 'Moby Dick' avrebbe dovuto essere 'La balena', 'Lolita' in origine era 'Il regno vicino al mare', mentre 'L'isola del tesoro' era stato pensato come 'Il cuoco di mare'. Non avere paura di cambiare!
Il titolo deve essere facile da pronunciare. Vuoi che il tuo libro voli insieme al passaparola dei tuoi lettori? Allora fa in modo che sia facile da pronunciare, che non risulti cacofonico e che non ci siano parole particolarmente difficoltose o astruse.
Il titolo perfetto potrebbe persino essere slegato dal tuo libro, a patto che risulti diversamente evocativo. Un esempio? Pensa ai libri di Kundera: come lo stesso autore ha ammesso, praticamente tutti i suoi libri avrebbero potuto intitolarsi 'L'insostenibile leggerezza dell'essere' o persino, riprendendo un altro suo famoso titolo, 'Amori ridicoli'. Non cercare per forza di riassumere il libro in poche parole: mira invece a colpire il pubblico.
Al contrario, il tuo titolo potrebbe trarre spunto in modo specifico e diretto dal tuo romanzo, nominando il protagonista e inserendolo in un contesto, come ha fatto Dickens con il suo 'The Personal History, Adventures, Experience and Observation of David Copperfield the Younger of Blunderstone Rookery'; oppure potresti nominare l'antagonista, come ha fatto Harris con 'Hannibal'; o ancora, potresti citare l'evento principale, come fatto dalla Collins con 'The Hunger Games'.
Un titolo efficace è generalmente breve. L'esperimento di Swift con la sua 'Proposal', insomma, non è adatto a tutti, ed è anche un bel po' rischioso. Se devi per forza aggiungere delle parole in più, considera la possibilità di aggiungere un sottotitolo.
Per scegliere il miglior titolo potresti fare una vera e propria lista di opzioni, annotando giorno dopo giorno le varie idee, per poi selezionare la migliore (o cancellarle tutte e ricominciare da capo). Hemingway faceva esattamente così, e a volte arrivava a elencare persino 100 titoli diversi per lo stesso manoscritto.
Il titolo deve incuriosire il tuo potenziale lettore, accendendo in lui una domanda, un desiderio, andando magari a fare appello a qualche sua passione o ricordo nascosto. Paolo Giordano, in questo senso, è stato magistrale con 'La solitudine dei numeri primi'. Quanto al creare curiosità, inoltre, si dovrebbe imparare anche dall'industria cinematografica: come battere il titolo del film di Woody Allen 'Everything You Always Wanted to Know About Sex* (*But Were Afraid to Ask)'?
Il titolo del tuo libro, ad essere pignoli, dovrebbe anche suonare affine al genere di appartenenza del tuo romanzo. Non vorrai che degli appassionati di thriller comprimo il tuo romanzo rosa, o viceversa! Sarebbe una delusione praticamente assicurata.
Vuoi un titolo d'effetto? Caricalo con un significato metaforico, o crea un'immagine forte, capace di proiettare immediatamente il pubblico nell'atmosfera desiderata.
Il tuo titolo potrebbe giocare con i suoni, creando ritmi e assonanze. Jane Austen ha usato l'allitterazione con 'Pride and Prejudice', e ha funzionato!